Parchi, Laghi e Riserve

Parchi, Laghi e Riserve – Alla scoperta della natura in Ciociaria

I LAGHI ED I FIUMI

IL LAGO DI CANTERNO

Il lago di Canterno è situato ai piedi dei Monti Ernici, tra i comuni di Ferentino, Fiuggi, Fumone, Torre Cajetani e Trivigliano. Il territorio circostante vede la presenza di numerose formazioni boschive con querceti, boschi misti di latifoglie, conifere, oltre a salici e pioppi nel fondovalle.

Il parco comprensivo del lago ha una superficie complessiva di circa 1.824 ettari, Il lago, di formazione carsica, è ricco di esemplari ittici, ma sono presenti anche trampolieri, aironi e gallinelle d’acqua. La vegetazione circostante rappresenta inoltre un habitat ideale per uccelli e piccoli mammiferi.

IL LAGO DI CARDITO

Il Lago Selva, nella frazione Cardito Vallerotonda, è un bacino artificiale a servizio delle centrali idroelettriche dell’Enel di Grotta Campanaro e di Cassino ed ha una capacità di 2 milioni di metri cubi di acqua.

Il lago ed il paesaggio circostante risultano particolarmente congeniali alla pratica di attività sportive, come la pesca, la canoa, il volo con parapendio, lo sport della mountain bike.

Da alcuni anni è in atto u n progetto di valorizzazione ambientale con la realizzazione di strutture di accoglienza per incentivare nella zona l’afflusso dei visitatori.

LAGO DI S. GIOVANNI INCARICO

La Riserva Naturale, in cui è situato il Lago di S. Giovanni Incarico, Arce, Ceprano e Falvaterra, nella Valle del Liri. Ha una superficie di 725 ettari ed è stata istituita nel 1999. Il territorio comprende anche le aree archeologiche di Fregellae e Fabrateria, e ciò conferisce a questo luogo anche un richiamo di spessore culturale oltre che squisitamente naturalistico.

La vegetazione è quella tipica delle zone umide, con canneti ai margini dei corsi d’acqua, mentre nelle zone più esterne la vegetazione è costituita da pioppi, salici, ontani e querce. Le acque del lago di San Giovanni Incarico sono abitate da diverse specie ittiche, come la carpa, la tinca, il persico sole, ed è quindi mèta frequentatissima da coloro che praticano la pesca d’acqua dolce.

Nella zona umida, non è rara la presenza di rare specie volatili, come la cicogna bianca, l’airone bianco ed il falco pescatore, mentre la zona di macchia è popolata da fagiani, pavoncelle, tortore e da alcuni mammiferi, come il riccio, la donnola, il tasso e la volpe.



FIUME LIRI E LE CASCATE

Il fiume Liri nasce in Abruzzo, vicino Capistrello, e, attraversando la valle di Roverto e la piana di Sora, giunge ad Isola del Liri, dividendosi in due bracci che cingono la città. La cascata piccola si origina lungo il braccio del fiume, che scorre tra le pareti rocciose occidentali, mentre la cascata grande , lungo il corso d’acqua principale, compie il suo salto nel cuore del centro cittadino.

Il fiume Liri prosegue verso la piana di Pontecorvo e, dopo aver sfiorato il territorio cassinate, si congiunge al Gari, determinando l’origine del Garigliano, che segna il confine con la Campania fino al Tirreno.

Lo sviluppo economico della zona è stato fortemente determinato dalla presenza di questo importante corso fluviale, che ha favorito la fertilità delle terre, ma anche l’avvento di numerose realtà industriali, nel settore tessile e cartario, in quanto fonte inesauribile di energia meccanica ed idroelettrica.

Parchi, Laghi e Riserve

I PARCHI E LE RISERVE NATURALI

RISERVA NATURALE “LAGO DI POSTA FIBRENO”

La Riserva, istituita dalla Regione Lazio nel 1983, ha una estensione di circa 400 ettari, ricoperta da una
folta vegetazione rappresentata da querce, roveri, salici e pioppi e innumerevoli esemplari arborei oltre che
da folti canneti nelle vicinanze della riva del bacino lacustre. Il lago di Posta Fibreno si origina alle falde della
Marsica occidentale.

E’ situato a circa 290 metri sul livello del mare ed è inserito nel comprensorio della
Riserva Naturale. Nel territorio è presente un vasto patrimonio faunistico, che vede la presenza di ricci, talpe,
lepri, scoiattoli, volpi, faine, puzzole, daini, nutrie. Le acque del lago sono ricche di rettili, anfibi e numerose
specie ittiche, tra cui il famoso Carpione del Fibreno, oltre alla trota sarda, lo spinarello, la carpa e la tinca.
La pesca nelle acque del lago è riservata solo agli abitanti di Posta Fibreno.

La superficie del lago è di circa 287m. e raggiunge una profondità di 15 mt., con un fondo fangoso ricoperto di alghe. Le caratteristiche morfologiche del lago fanno sì che la temperatura dell’acqua si mantenga costantemente su 10°C per tutto l’anno.

Una peculiarità del lago di Posta Fibreno è rappresentata dall’isola galleggiante, una piattaforma di
circa 30metri, ricoperta di vegetazione, formatasi dall’accumulo di torba, radici ed erbe palustri, che si sposta
all’interno del bacino sospinta dalle correnti.

SELVA DI PALIANO

Uno dei luoghi più suggestivi per il suo patrimonio naturalistico è l’Oasi Artificiale della grande tenuta del
Principe Antonello Ruffo di Calabria, conosciuta come il Parco Nazionale “La Selva” di Paliano.

Tra vigne, boschi, laghetti e prati, circa 200 specie di volatili, provenienti da tutte le parti del mondo, alcune rarissime o
in via di estinzione, sono ospitati in questo luogo, che rappresenta una attrattiva unica nel suo genere.

PARCO NATURALE REGIONALE DELL’APPENNINO “MONTI
SIMBRUINI”

Il Parco dei Monti Simbruini ha una superficie di circa 30.000 ettari, nel punto di intersezione tra numerosi
comuni tra Frosinone e Roma. Venne istituito nel 1983, e per la sua morfologia di natura carsica, custodisce
numerose grotte di grande suggestione.

Il monte più alto di questa catena, che si estende tra Lazio e Abruzzo, è rappresentato dal Monte Viglio, che raggiunge i 2.156 mt. Di altitudine.

La vegetazione, folta e lussureggiante, è caratterizzata da querceti e faggeti nella parte più bassa, mentre a quota più elevata la flora è tipica dell’alta montagna. Da non dimenticare la singolare presenza nella zona di diverse rare specie
di orchidee.

Nelle zone meno accessibili del Parco, è stata segnalata la presenza di alcuni rari esemplari di
lupo, oltre che dell’ormai quasi estinto orso morsicano. Il patrimonio faunistico è arricchito da molti altri
mammiferi come il capriolo, la volpe, il gatto selvatico, il cinghiale, lo scoiattolo. L’ambiente forestale
rappresenta un sicuro rifugio anche per numerosi volatili e rapaci come l’aquila reale ed il falco pellegrino.

I corsi d’acqua principali, che attraversano il comprensorio del Parco Naturale, sono rappresentati dal fiume
Aniene e dal Simbrivio, nelle cui acque sono presenti la trota fario, il bardo ed il sempre più raro gambero di
fiume, oltre a numerosi rettili ed anfibi.

PARCO NATURALE MONTI AURUNCI

Il parco Naturale dei Monti Aurunci è situato tra il corso del Liri-Garigliano, il Mar Tirreno ed il vicino
massiccio dei Monti Musoni; il suo territorio interessa diversi comuni delle provincie di Latina e Frosinone. E’
istituito dalla regione Lazio nel 1997 ed ha una superficie complessiva di quasi 20.000 ettari.

La morfologia
di questa dorsale appenninica è evidenziata dalle numerose forme carsiche superficiali e sotterranee. La
vegetazione è abbastanza rada, essendo numerosi i costoni rocciosi aridi e brulli, ma sono presenti faggete
con agrifoglio.

L’aspetto flogistico è comunque arricchito dalla presenza di più di 50 specie di orchidee di
elevato interesse botanico. Il comprensorio è popolato da molti mammiferi selvatici, rapaci, rettili e enfibi; nei
corsi d’acqua sono presenti la lampreda marina e di fiume, oltre ad altri piccoli pesci in via di estinzione.

All’interno del parco è possibile visitare anche alcuni santuari come quello della Madonna della Civita, di S.
Michele Arcangelo ed il Monumento a Gesù Redentore.

PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE – VERSANTE LAZIALE

Questa area di grande valenza ambientale si estende tra il Parco Nazionale d’Abruzzo e la Riserva
Regionale del Fibreno, circondata da imponenti massicci appenninici, che si alternano a “valloni”,attraversati
da numerosi corsi fluviali a carattere torrentizio, come il Vallone di Capo d’Acqua.

Il patrimonio ambientale
vede dall’armonica fusione tra aree coltivate e vegetazione spontanea. Nelle pianure, fino alla fascia
pedemontana, sono presenti numerosi uliveti e vigneti, mentre, salendo di quota, si trovano numerosi
querceti, faggeti e boschi misti.

La fauna di queste zone è quella tipica del Parco d’Abruzzo, e vede tra gli
esemplari più caratteristici l’orso morsicano, il lupo, il capriolo, il cervo, il camoscio d’Abruzzo, l’aquila reale.




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